Popolo della Famiglia: “Manconi all’UNAR: cui prodest?”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Vecchi, PdF Padova: Chiediamo la revoca dell’incarico di Coordinatore dell’UNAR
«La recente decisione del Presidente del Consiglio Gentiloni di indicare come Presidente dell’Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) il Sen. Luigi Manconi, sembra tanto una sorta di risarcimento morale al Senatore per l’esclusione dalle liste elettorali del Partito Democratico. Ma il
vero risarcimento Gentiloni, Manconi e l’Unar lo devono alle migliaia di famiglie italiane, associazioni e movimenti, tra cui il Popolo della Famiglia che in quest’ultimo periodo ne hanno valutato criticamente l’operato, denunciando gli scandali che hanno portato poi alle dimissioni dell’ex presidente Spano. La decisione del Presidente del Consiglio non è altro che l’ennesima prova della colonizzazione ideologica e politica che da tempo occupa l’ufficio nazionale anti discriminazioni razziali, tradendo le sue funzioni originarie per orientarsi ad azioni tipicamente lobbistiche ed a senso unico», così Lucia Vecchi, candidata per il PdF a Padova e all’uninominale Vigonza (Padova Nord) per la Camera dei Deputati a commento della decisione di Gentiloni. «Siamo alle solite spartizioni pre-elettorali per garantire posizioni di controllo, anche economico sugli enti pubblici a favore di questa o quella corrente di partito. Inoltre affidare al Sen. Manconi questo incarico, è una mancanza verso tutti movimenti ed associazioni che in questi anni hanno criticato l’Unar, specie sulle attività riguardanti argomenti eticamente sensibili.» Prosegue Lucia Vecchi sottolineando che «riteniamo che il Sen. Manconi, apertamente a favore delle adozioni per coppie dello stesso sesso, non possa ricoprire all’Unar una figura istituzionale al di sopra delle parti.» Le sue dichiarazioni a proposito di “UTERO IN AFFITTO”, sono in aperto contrasto con il diritto inviolabile di un bambino ad avere una mamma ed un papà, e su questo tema il Popolo della Famiglia ha proposto un bando a livello mondiale. Quella che la neo-lingua del politicamente corretto definisce “gestazione per altri” in realtà altro non è che la compravendita ed affitto mediante contratto dell’utero di una donna, per predestinare un bambino ad essere orfano ancor prima della nascita. Le parole del neo- presidente dell’Unar che apertamente approva di trasformare il ventre di una donna in una forma di forno a pagamento, sono particolarmente gravi.» Conclude Maria Verita Boddi, presidente del PdF di Padova e candidata alla Camera dei Deputati: «Chiediamo pertanto a Gentiloni di rivedere e
sospendere questa decisione e di valutare l’inopportunità di una simile scelta. Le proposte del Popolo della Famiglia a questo proposito sono semplici e facilmente attuabili: rimozione di ogni azione dell’UNAR che contrasti con il primato educativo della Famiglia nell’educazione dei figli specie su argomenti eticamente sensibili. Al limite prevedendo la chiusura di questo ufficio.»

Popolo della Famiglia: “Rigurgiti di violenza – ritorno al futuro?”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Boddi: Il PdF Padova sui recenti episodi di violenza fisica e verbale in Italia.
«Riprendiamo e facciamo nostre le parole di Nicola Di Matteo, Coordinatore nazionale del Popolo
della Famiglia e capolista in Sicilia, a seguito della feroce aggressione subita dall’appartenente all’Arma ed esprimiamo la totale ed incondizionata solidarietà del Popolo della Famiglia, al
Carabiniere linciato a Piacenza dalle bande degli antagonisti». Sono queste le parole del Circolo PdF
di Padova, pronunciate da Maria Verita Boddi, capolista plurinominale ed uninominale del PdF a Padova per la Camera dei Deputati.
«Il livello di violenza nei confronti delle Forze di Polizia e di quanti non sono allineati al pensiero
unico, ha toccato livelli intollerabili in un paes e democratico. Chi si nasconde dietro caschi ed altri travisamenti è solo un violento, potenziale assassino, che infierisce su un carabiniere caduto a terra colpendolo in modo forsennato, senza alcuna pietà. Solo il caso ha evitato conseguenze peggiori. Questi criminali (non possiamo definirli altrimenti) non vedevano l’ora di poter scaricare la propria violenza contro un appartenente alle forze dell’ordine, colpevole unicamente di indossare una divisa ed essere un rappresentante dello Stato.» Prosegue Maria Verita Boddi, «C’è da chiedersi, con le
parole di Nicola Di Matteo, se di fronte ad un attacco di tale violenza non sia opportuno consentire
agli appartenenti alle forze di Polizia di poter difendere la propria incolumità». «Nella prossima legislaturaproporremo unamodificadelcodicepenalecheinseriscaaggravantispecificheenessuna attenuante per i manifestanti violenti che attaccano le forze di Polizia. In tutti i Paesi democratici chi tocca un appartenente alle forze di sicurezza dello Stato riceve condanne esemplari e sconta
tutta la pena inflittagli e non si comprende perché in Italia non sia così. Noi ci batteremo sempre per tutelare i servitori dello Stato in divisa, che siano agenti di Polizia, Carabinieri, Finanzieri oppure altre forze dell’ordine. Padri e madri di famiglia che si impegnano quotidianamente a loro rischio e
pericolo, guadagnando uno stipendio tra i più bassi della categoria in Europa e che difendono lo Stato solo per spirito di abnegazione, per garantire a tutti il diritto a manifestare civilmente e pacificamente.» «Allo stesso modo i recenti episodi intimidatori ad Imola contro il Presidente del
Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi e nei confronti di chi, a Padova, pacificamente ricordava gli eccidi delle Foibe, ci riportano ad un clima di scontro politico che non fa parte della cultura democratica di questo paese e che deve essere sempre rifiutato, senza alcun tentennamento.» conclude Maria Verita Boddi, a nome del Circolo Popolo della Famiglia di Padova.

Popolo della Famiglia: “Quanto vale una vita… e quanto un “mancato aborto?”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF Padova sulla sentenza della Cassazione di Torino di risarcimento per aborto mancato.

«Mentre l’Istat ufficializza la fotografia demografica dell’Italia del 2017, certificando che per il quarto anno consecutivo l’Italia batte il record negativo di nascite, apprendiamo con tristezza la notizia di una sentenza di rimborso ai genitori per “mancato aborto”». Con queste parole di Maria Verita Boddi, capolista pluninominale ed uninominale del PdF a Padova per la Camera dei Deputati,
si apre la dichiarazione del Circolo locale del Popolo della Famiglia. «L’assenza di nascite provoca inevitabilmente un ulteriore invecchiamento della popolazione con l’età media che sale a 45 anni e il 22,6% della popolazione con più di 65 anni. Una tragedia di denatalità», rimarcata anche da Lucia Vecchi, candidata uninominale collegio Padova Nord (Vigonza) e da Silvana Oberto, candidata Uninominale Senato a Padova «dove rileviamo che la mancata morte di una persona si tramuta in una richiesta di risarcimento per il “pregiudizio di carattere patrimoniale derivante dai doveri di mantenimento dei genitori nei confronti del figlio”». Mettere sui due piatti della bilancia della giustizia, da un lato la VITA e sull’altro il “pregiudizio di carattere patrimoniale” ci fornisce l’indicazione che siamo vicini al punto di non ritorno. «Tristemente osserviamo come due genitori, con la figlia ormai diciassettenne, decidano di dichiararle apertamente che non la volevano, che avevano chiesto che fosse uccisa e che oggi l’esecutore di quel tentato omicidio fallito debba pagare il suo errore» prosegue il comunicato stampa del Circolo Pdf di Padova. «Ancor più triste è constatare che tutta questa vicenda è passata per via giurisprudenziale, un caso da citare in provvedimenti analoghi, dove la nascita di una persona non conta. Ci amareggia scoprire che alla figlia, che ha avuto l’ardire di nascere nonostante un intervento chirurgico che aveva lo scopo di ripulire l’utero della sua presenza, viene assegnato il sinonimo di “danno”» proseguono i Candidati PdF alla Camera Massimo Brasiliani e Antonio Buso, plurinominale Padova, ed Emanuele Bernardi Uninominale Padova Sud (Abano). «Certo poi i genitori l’hanno cresciuta, ma riferiscono i giornali, per poterla mantenere la madre ha dovuto licenziarsi, come anche il padre. Tutto per adattarsi alle esigenze di questa figlia ribelle, che nonostante tutto è nata. Quello che ci preoccupa è che dietro la decisione della Suprema Corte c’è il principio secondo cui ad essere “protetti” e tutelati con risarcimento in caso di “nascita indesiderata” sono i genitori e non la figlia, trasformando così un
desiderio in diritto e lasciando inascoltata la voce del più debole.» Concludono dal Circolo PdF di Padova «Per conoscere le proposte del Popolo della Famiglia, in merito a Vita, Famiglia e Libertà Educativa vi invitiamo all’incontro aperto a tutti, mercoledì 14 febbraio ore 20:30 presso i locali del Patronato Sacra Famiglia a Padova.»

Popolo della Famiglia: “A Patrizia Cocco non servivano le DAT!”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF di Padova si esprime per il diritto alla Vita, sempre.
«Il Magistero della Chiesa è chiaro: non c’è un diritto di morire ma sicuramente un “diritto a morire
in tutta serenità, con dignità umana e cristiana”» con queste parole i candidati alle prossime elezioni politiche del Popolo della Famiglia di Padova: Maria Verita Boddi, Massimo Brasiliani, Lucia Vecchi, Antonio Buso e Emanuele Bernardi alla Camera, insieme a Silvana Oberto candidata al Senato si esprimono sulla morte di Patrizia Cocco, malata di SLA avvenuta sabato in sedazione profonda.
«Abbiamo da poco celebrato la 40esima Giornata della Vita e vogliamo fare una riflessione seria e non ipocrita. Le nostre proposte a favore di Famiglia, Vita ed Educazione sono la ragion d’essere del Popolo della Famiglia.»
«Andare a morire in Svizzera oppure dare battaglia in tribunale per vedere accettato il rifiuto all’accanimento terapeutico non sono le uniche strade: non è la magistratura a dover decidere su questi argomenti, ma il sano rapporto medico-paziente, che impone al medico di seguirne le scelte ed alleviarne le sofferenze» continua il comunicato stampa del Circolo PdF di Padova. «Possiamo accettare che pagando 10/15 mila euro e aver fatto un’intervista Skype, si possa mettere fine alla propria vita con la pseudo “dolce-morte” in Svizzera?» si chiedono dal Circolo locale del PdF. «Il dolore del malato è una materia difficile e il rapporto tra medico e paziente deve basarsi sulla relazione sincera e sulla piena comunicazione». «Le DAT hanno spostato l’attenzione ed il focus del dramma di questi malati alle prese con vicende durissime: noi diciamo di non abbandonarli, è necessario farsene carico, ascoltarli e non strumentalizzarli. Ciascuno deve avere diritto di essere preso in considerazione in modo unico e diretto. Le DAT non c’entrano proprio nulla: questo è compito della buona medicina. Per la prima volta in Italia abbiamo assistito alla richiesta di morte trasformata in diritto ed applicata per legge. Difficilmente sarà l’unico caso cui assisteremo nei prossimi mesi. Questi sono i “falsi miti di progresso” spacciati per libertà». Concludono i candidati di Padova con le parole di Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia: «Siamo per il diritto

a ricevere cure, anche palliative (peraltro già consentite dalla legge) ed assistenza per malati, anziani, sofferenti terminali, persone inguaribili e siamo invece contrari alla cultura dello scarto e della morte, cultura dell’abbandono e della solitudine, e contro la condanna a morte per fame e sete prevista dalle DAT.»

Popolo della Famiglia: “Saremo presenti alle Elezioni 2018 anche a Padova”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF presenta programma e candidati a Padova.

La Famiglia come chiave per le proposte politiche, contro la cultura dello scarto, della solitudine, dell’abbandono: no alla cultura della morte. Mamma, papà e figli sono il futuro, se riparte la Famiglia riparte il Paese. Il Popolo della Famiglia chiede consenso solo sui valori non negoziabili: Famiglia, Vita, Educazione”. Sono solo alcuni dei temi, che il Popolo della Famiglia – movimento politico che si presenta alle elezioni politiche in tutta Italia -, pone al centro del suo programma politico.
Elemento cardine della vita politica e sociale del Paese, deve ritornare ad essere la Famiglia e i suoi valori fondamentali, così come interpretata dall’articolo 29 della Costituzione Italiana. Il Popolo della Famiglia punta tutto sul ruolo della famiglia in tutte le sue sfaccettature: dalle famiglie con disabili e anziani (solidarietà fornendo risorse e sostegno) al diritto universale a nascere (sostegno alle mamme che accolgono la vita, in quanto ogni anno, senza figli non c’è futuro). Rivalutazione del primato costituzionale della Famiglia ad esercitare il ruolo insostituibile dell’educazione dei figli (art. 30 della Costituzione). Diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà: i neonati non possono essere oggetto di compravendita. Contro la cultura dello scarto: diritto dei malati, anziani, sofferenti terminali, persone inguaribili a ricevere cura e assistenza, no all’abbandono e alla solitudine. Diritto a non emigrare e “no allo Ius Soli”: accordi con i paesi d’origine per impedire l’immigrazione incontrollata e incentivata dalle lobby economiche, che genera sofferenza nei migranti e insicurezza nel Pese e sottrae ricorse economiche alle famiglie. Libertà educativa di scelta della scuola. Domenica non lavorativa e turnazione solo per le attività essenziali (ospedali, forze dell’ordine pubblico, centri per anziani, servizi di assistenza socio-sanitari, pubblici esercizi). Fra le proposte, il Popolo della Famiglia suggerisce di introdurre immediatamente il reddito di maternità (1000 euro al mese per le mamme che si dedicano ai figli) e la riforma fiscale del quoziente famigliare, con le tasse proporzionate secondo i componenti della famiglia. Anche nel nostro territorio, il Popolo della Famiglia, presenta dei candidati alle elezioni politiche.
Per la Camera dei Deputati si candidano:
Plurinominale Padova: Maria Verita Boddi, Massimo Brasiliani, Lucia Vecchi, Antonio Buso Uninominale Città: Maria Verita Boddi
Uninominale Vigonza: Lucia Vecchi
Uninominale Abano: Emanuele Bernardi
Per il Senato della Repubblica si candida: Uninominale Padova: Silvana Oberto
I prossimi incontri dei candidati con la cittadinanza, per spiegare programmi elettorali:
14/02 ore 20:30 Patronato Sacra Famiglia, Via Aosta 6, Padova – Sala Monsignor Bellato

Popolo della Famiglia: “Cara Boldrini, l’utero in affitto va condannato, non normato!”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF di Padova contro le vergognose parole di Laura Boldrini.
«Vergogna!» così si esprimono con fermezza i candidati alle prossime elezioni politiche del Popolo della Famiglia di Padova: Maria Verita Boddi, Massimo Brasiliani, Lucia Vecchi, Antonio Buso e Emanuele Bernardi alla Camera, insieme a Silvana Oberto candidata al Senato. «Sono vergognose ed inaccettabili le parole di Laura Boldrini che svela il disegno della sinistra di varare una normativa favorevole all’utero in affitto.» prosegue il comunicato del Circolo PdF di Padova. «La coniatrice di espressioni come “sindaca” e “presidenta”, finge di dimenticare che la violenta e barbara pratica dell’utero in affitto, che la neo-lingua del politicamente-corretto definisce “gestazione per altri”, deve essere messa al bando non solo secondo il Popolo della Famiglia, ma anche secondo il femminismo internazionale che ha firmato la Carta di Parigi e persino secondo associazioni Lgbt come Arcilesbica.»
«Ecco svelati i progetti di una sinistra che attraverso la “normalizzazione” di un abuso (tale dev’essere considerata la pratica dell’utero in affitto), autorizza certi facoltosi a comprarsi i figli affittando il ventre di donne in difficoltò economiche», sottolineano con forza dal Circolo PdF di Padova. «Con l’utero in affitto si trasformano i bambini e le persone in cose, in oggetti acquistabili e gli oggetti rotti o fallati si possono eliminare come testimoniano le vicende di Charlie Gard, Alfie Evans ed Isaiah Haastrup. Per sentenza di un tribunale o per clausole su un contratto di affitto dell’utero.» continuano dal Circolo Pdf di Padova. «Le parole di Laura Boldrini sono il segno di una cultura che ha perso l’orizzonte valoriale, mettendo al primo posto la ricerca esasperata di interessi personali, di parte o economici: “Urliamo a gran voce, ora: NO ALL’UTERO IN AFFITTO! Una violenza contro la vita dei bambini che li rende colpevolmente e consapevolmente orfani prima ancora della nascita.» sottolineano i candidati del PdF a Padova.
«Siamo ormai prossimi alla ricorrenza del 4 febbraio, Giornata Nazionale per la Vita, ed invece dobbiamo ascoltare parole contrarie alla vita.» affermano con amarezza i candidati alle prossime elezioni politiche del Popolo della Famiglia di Padova.
«Per questo» concludono dal Circolo del Popolo della Famiglia di Padova «appoggiamo e sosteniamo in pieno il lavoro fondamentale dei Centri di Aiuto alla Vita di tutta Italia, ed invitiamo quanti ne hanno a cuore la difesa, dal concepimento alla morte naturale, a partecipare questa sera alle ore 20:45 alla Veglia di Preghiera nella Chiesa di S. Sofia a Padova, promossa dalla Pastorale Cittadina e animata da un gruppo di giovani del Movimento per la Vita di Padova».

Elezioni Politiche 2018: “PdF Padova vogliamo esserci – inizia la raccolta firme”

Elezioni Politiche 2018: “PdF Padova vogliamo esserci – inizia la raccolta firme”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Verita Boddi: “No a compromessi sui principi di tutela di Vita e Famiglia”
«Inizierà ufficialmente venerdì prossimo 19/01 sul territorio Padovano la nostra corsa contro il tempo, per raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle Liste per Camera e Senato alle Elezioni
Politiche del prossimo 4 marzo» spiega Maria Verita Boddi, presidente del Circolo Popolo della Famiglia di Padova. «Per sottoscrivere il sostegno al Movimento e dare l’opportunità ai candidati di presentarsi, dobbiamo raccogliere 450 firme». I candidati del Popolo della Famiglia che troverete a Padova sulle schede alle Elezioni del 4 marzo sono: Maria Verita Boddi, Massimo Brasiliani, Lucia Vecchi, Antonio Buso assieme ad Emanuele Bernardi per la Camera e Silvana Oberto per il Senato. «II Popolo della Famiglia di Padova ha l’esperienza organizzativa delle scorse amministrative» prosegue Maria Verita Boddi «per cui, come fu lo scorso anno, ci aspettiamo numerosi sostenitori anche nella fase di raccolta delle firme. In questi anni abbiamo assistito ad una politica dove ben pochi dei politici eletti nella legislatura appena terminata si sono battuti in difesa del diritto alla vita. Ultimo esempio è stata l’approvazione della Legge sul biotestamento, la via italiana all’eutanasia. Dopo la disfatta del 14 dicembre scorso, i cattolici dovranno adesso valutare molto attentamente chi votare il prossimo 4 marzo. È tempo di cambiare: senza compromessi su Vita, Famiglia e Libertà di scelta, ma non siamo un Movimento monotematico ed anche su tematiche di carattere economico, abbiamo proposte concrete e realmente realizzabili». «Per questo ci presenteremo alle Elezioni di Camera e Senato, in modo autonomo, senza accordi con altri partiti» sottolineano ancora dal Circolo locale del PdF. Decisione che sancisce quanto stabilito dal congresso nazionale del Popolo della Famiglia del 30 dicembre scorso: da soli alle elezioni, obiettivo 3%, nessuna alleanza pre-elettorale. Perché come ribadito dal segretario nazionale Gianfranco Amato nella sua relazione congressuale “Mai con chi ha tradito i Family Day, mai con chi neanche andava in aula quando c’erano da votare le leggi contro la vita”». «Ci troverete in Prato della Valle ed in Piazza dei Frutti a Padova, nei mercati rionali, e nelle strade dei maggiori Comuni del Padovano, per farci conoscere dal 90% di italiani che neanche sa cosa sia il Popolo della Famiglia» sottolinea la presidente del Circolo. «L’alternativa alle prossime elezioni politiche c’è, per scegliere la Vita, la Famiglia e la Libertà Educativa: si chiama Popolo della Famiglia! Vi aspettiamo numerosi nei punti di raccolta firme che verranno comunicati su stampa e social, oppure
scrivete a circolo.padova.pdf@gmail.com per informazioni.» concludono dal Circolo PdF di Padova, ricordando che «Il prossimo 19 gennaio alle ore 11:00 al Caffè Pedrocchi si terrà la conferenza stampa di presentazione dei candidati PdF di Padova, con la presenza di Mirko De Carli, coordinatore Nord Italia del PdF».