Popolo della Famiglia: “No alla morte. Sì alla vita. Questa è la nostra rivolta”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF di Padova si esprime per il diritto alla Vita, sempre.
«Siamo accanto a Thomas e Kate Evans nella lotta per evitare che il proprio figlio Alfie venga ucciso!»
con queste parole il consiglio del Circolo PdF di Padova si esprime sulla sentenza di morte emessa qualche giorno fa dal tribunale di Liverpool, dove il piccolo Alfie è ricoverato e recluso, contro la volontà dei genitori, in attesa dell’interruzione dei supporti vitali.
«Stiamo seguendo sui social, con apprensione, la vicenda che in queste ore ha visto i genitori di Alfie cercare di sottrarre dalle mani dei carnefici il proprio figlio.» prosegue Maria Verita Boddi, presidente del Circolo PdF, «È sconcertante apprendere che l’ospedale dove è rinchiuso il piccolo Alfie abbia chiamato la polizia per impedire ai genitori di trasportarlo presso un’altra struttura sanitaria dove proseguire le cure o tentare nuove terapie. In Europa, possono liberamente circolare persone e merci, ma ad Alfie ed ai suoi genitori questo è negato.»
«Tom Evans finalmente ci mostra qual è l’unica via possibile quando lo Stato diventa portatore di morte e tocca i nostri figli: la rivolta contro lo Stato stesso, se le sue leggi e le sue sentenze sono improponibili al cospetto di Dio. Possono schierare cento poliziotti, ma un papà che vede in gioco la vita di suo figlio non si farà fermare. Uno Stato che concede ogni scelta se vuoi morire, ma non riconosce alcun diritto se vuoi tenere in vita un bambino, il tuo bambino.» sottolineano i componenti il circolo PdF locale. «Per noi nessuna legge, nessuna sentenza, nessuna Maestà potrà mai far diventare giusta una scelta per la morte contraria all’istinto dell’uomo per la vita e a quello ancora
più forte di un padre per la difesa della vita di un proprio figlio. No alla morte. Sì alla vita, alla fine la nostra rivolta semplice è tutta qui. Ci uniamo a tutte le associazioni pro-vita e pro-life che in questi giorni sono al fianco dei genitori di Alfie.» concludono i Consiglieri del Circolo del Popolo della Famiglia di Padova.

Popolo della Famiglia: “Quanto vale una vita… e quanto un “mancato aborto?”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF Padova sulla sentenza della Cassazione di Torino di risarcimento per aborto mancato.

«Mentre l’Istat ufficializza la fotografia demografica dell’Italia del 2017, certificando che per il quarto anno consecutivo l’Italia batte il record negativo di nascite, apprendiamo con tristezza la notizia di una sentenza di rimborso ai genitori per “mancato aborto”». Con queste parole di Maria Verita Boddi, capolista pluninominale ed uninominale del PdF a Padova per la Camera dei Deputati,
si apre la dichiarazione del Circolo locale del Popolo della Famiglia. «L’assenza di nascite provoca inevitabilmente un ulteriore invecchiamento della popolazione con l’età media che sale a 45 anni e il 22,6% della popolazione con più di 65 anni. Una tragedia di denatalità», rimarcata anche da Lucia Vecchi, candidata uninominale collegio Padova Nord (Vigonza) e da Silvana Oberto, candidata Uninominale Senato a Padova «dove rileviamo che la mancata morte di una persona si tramuta in una richiesta di risarcimento per il “pregiudizio di carattere patrimoniale derivante dai doveri di mantenimento dei genitori nei confronti del figlio”». Mettere sui due piatti della bilancia della giustizia, da un lato la VITA e sull’altro il “pregiudizio di carattere patrimoniale” ci fornisce l’indicazione che siamo vicini al punto di non ritorno. «Tristemente osserviamo come due genitori, con la figlia ormai diciassettenne, decidano di dichiararle apertamente che non la volevano, che avevano chiesto che fosse uccisa e che oggi l’esecutore di quel tentato omicidio fallito debba pagare il suo errore» prosegue il comunicato stampa del Circolo Pdf di Padova. «Ancor più triste è constatare che tutta questa vicenda è passata per via giurisprudenziale, un caso da citare in provvedimenti analoghi, dove la nascita di una persona non conta. Ci amareggia scoprire che alla figlia, che ha avuto l’ardire di nascere nonostante un intervento chirurgico che aveva lo scopo di ripulire l’utero della sua presenza, viene assegnato il sinonimo di “danno”» proseguono i Candidati PdF alla Camera Massimo Brasiliani e Antonio Buso, plurinominale Padova, ed Emanuele Bernardi Uninominale Padova Sud (Abano). «Certo poi i genitori l’hanno cresciuta, ma riferiscono i giornali, per poterla mantenere la madre ha dovuto licenziarsi, come anche il padre. Tutto per adattarsi alle esigenze di questa figlia ribelle, che nonostante tutto è nata. Quello che ci preoccupa è che dietro la decisione della Suprema Corte c’è il principio secondo cui ad essere “protetti” e tutelati con risarcimento in caso di “nascita indesiderata” sono i genitori e non la figlia, trasformando così un
desiderio in diritto e lasciando inascoltata la voce del più debole.» Concludono dal Circolo PdF di Padova «Per conoscere le proposte del Popolo della Famiglia, in merito a Vita, Famiglia e Libertà Educativa vi invitiamo all’incontro aperto a tutti, mercoledì 14 febbraio ore 20:30 presso i locali del Patronato Sacra Famiglia a Padova.»