A PADOVA BASTA UNA LUCE BLU PER ESSERE IN CAMPO A DIFESA DELLA VITA

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Popolo della Famiglia Padova: Chiediamo ai Comuni e Provincia un’azione di solidarietà per Charlie
Il circolo del Popolo della Famiglia di Padova si schiera a favore di Charlie Gard, il bambino inglese che assieme ai genitori sta combattendo contro i giudici britannici e della corte europea per ottenere il diritto di essere curato nonostante la gravità della sua situazione.«Chiediamo alle istituzioni locali, a partire dal neo sindaco di Padova Sergio Giordani, ai Sindaci dei Comuni limitrofi e fino ai presidenti di Provincia e Regione, di non essere indifferenti a questa battaglia per la vita che sta mobilitando persone di buona volontà in tutto il mondo», dichiarano i componenti il circolo di Padova del PdF.«Finora dal comune di Padova e Provincia non è arrivato alcun segnale. Speriamo che nelle Città ci sia la semplice illuminazione in blu di qualche edificio pubblico, e l’accensione di luci blu in altri luoghi
significativi. Le luci blu sono il simbolo della battaglia del piccolo Charlie, ed in varie parti d’Italia e del mondo questo piccolo segno di solidarietà è già stato adottato. A Rio De Janeiro è stato illuminato il Cristo Redentore, e quindi sarebbe stupendo che anche da Padova e Comuni della Provincia arrivasse un segnale forte in favore della vita e contro la cultura di morte”.
«Siamo certi che il Comune di Padova e della Provincia non saranno indifferenti e non si schiereranno di fatto dalla parte della cultura dell’eutanasia” hanno concluso i componenti del Circolo PdF di Padova, riprendendo le parole del presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, “La vita va difesa, va favorita, va aiutata fino in fondo, quindi siamo profondamente alleati dei genitori di Charlie Gard”.

Questionario Matematica-Gender a Padova

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
M.Verita Boddi (PDF Padova): «IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO»
«Nei giorni scorsi agli studenti delle classi II del Liceo Scientifico I. Nievo di Padova è stato consegnato un questionario di matematica contenente domande inerenti temi sensibili ed attinenti alla sfera educativa familiare quali aborto, omosessualità e comportamenti sessuali» affermano i componenti del Circolo del Popolo della Famiglia di Padova.
«È chiaro l’obiettivo di verificare le posizioni di famiglie e ragazzi su questioni etiche che nulla hanno a che fare con la matematica e lo studio delle scienze», chiariscono gli esponenti del PdF.
«Si tratta di una indebita ingerenza nel privato dei ragazzi, e sappiamo che altre scuole d’Italia hanno annullato la somministrazione del test, effettuata senza il consenso delle famiglie. Per questo chiediamo che in tutte le scuole di Padova venga sospesa per il futuro la somministrazione di questo test e cancellati i risultati dei questionari già compilati. Inoltre chiediamo a presidi e professori di verificare in anticipo tutte le attività proposte da soggetti esterni e informare le famiglie in modo completo sui contenuti, per impedire il ripetersi di queste iniziative che, mascherandosi dietro la “matematica”, hanno invece come unico obiettivo identificare famiglie e ragazzi in base ai loro convincimenti valoriali. Siamo disponibili ad incontrare tutte le realtà di Padova che si occupano di Famiglia ed Educazione per creare insieme un “osservatorio permanente sulla scuola a Padova” e decidere tutte le iniziative per difendere i nostri ragazzi da queste indebite ingerenze» concludono i componenti del Circolo Popolo della Famiglia di Padova.