Popolo della Famiglia: “100 mila € per i cani! E le persone?”

COMUNICATO STAMPA – padova
Boddi PdF Padova: “Come spendere male le poche risorse disponibili”.
«Leggiamo con disappunto la notizia dello stanziamento da parte del Comune di Padova di 100 mila€ per la realizzazione di “6” aree dedicate ai cani all’interno di altrettante zone verdi pubbliche. Forse per il Comune valgono di più i cani delle persone?» così Maria Verita Boddi, presidente del Popolo della Famiglia di Padova.
«All’assessore Gallani, artefice di questa proposta, ribadiamo la nostra totale disapprovazione dell’iniziativa e Le suggeriamo di verificare bene le voci di capitolato per la realizzazione di queste strutture, che ci sembrano eccessive per qualche decina di metri di recinzione ed allestimento di punti di abbeveraggio per cani, eventualmente valutando l’opportunità di trovare sponsor privati che contribuiscano alle spese, sollevando le finanze pubbliche da questo esborso, che francamente ci sembra eccessivo ed oltremodo uno scandaloso sperpero.» prosegue Maria Verita Boddi. «In questa scelta vediamo tutta la volontà di tralasciare i reali problemi della città e dei suoi abitanti a favore di una moda animalista che nuoce agli animali stessi, trasformati in persone di famiglia, facendone oggetto di coccole e attenzioni che si riserverebbero solo a un figlio. Si tratta di un importo che poteva e doveva essere utilizzato diversamente. Pur con tutto l’amore che nutriamo per gli animali da compagnia, ci sono ben altre priorità da gestire, prima fra tutte l’aiuto verso le persone in difficoltà, e le Famiglie che oggi soffrono e chiedono pane e lavoro.» Conclude Boddi, presidente del Circolo PdF di Padova «Il Popolo della Famiglia richiama il Comune di Padova ad un utilizzo attento delle risorse economiche disponibili, indirizzandole primariamente ai bisogni reali dei cittadini, tra i quali certamente non rientrano i “bisogni” dei cani. Piuttosto investire nell’educazione dei proprietari degli animali al rispetto di tutti, con adeguati controlli e sanzioni ai trasgressori delle più evidenti regole di convivenza civile. Ricordiamo inoltre all’assessore Gallani che la cellula fondamentale della società è la Famiglia, e non certo l’animale da compagnia, perché, come ci ricorda Jean-Paul Sartre: “Quando amiamo molto gli animali, li amiamo a spese degli uomini”.»

GENITORI VIGILATE: IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF di Padova: Nessun progetto sulla pelle dei nostri bambini!Il Circolo di Padova del Popolo della Famiglia, apprende con sconcerto l’attivazione di progetti da parte del Settore Servizi Scolastici del Comune, che utilizza la delega educativa affidata dai genitori dei bambini da zero a sei anni delle scuole dell’infanzia comunali per esautorare le famiglie del loro ruolo educativo.
«Consultando le ordinanze dirigenziali esposte sull’albo pretorio comunale» afferma il Circolo PdF, «scopriamo la promozione di PROGETTI PEDAGOGICI ZERO-SEI ANNI. A.S 2017/18 per un’ammontare di 37mila € circa, e in particolare di un’attività dal titolo “Principi, Principesse, Re e Regine: Costruzione e Decostruzione dei Ruoli nell’Educazione e dell’Affettività”.» Questo percorso “educativo”» continual il Circolo PdF, «realizza una vera e propria manipolazione mirata dei bambini per orientarli verso l’indifferentismo sessuale, secondo i dettami della cosiddetta ideologia gender. Il sovvertimento artificioso dei naturali criteri di comportamento (si parla – testualmente – di “instillare” nei bambini la nozione di uguaglianza attraverso il superamento degli stereotipi di genere) costituisce una violenza inaudita in una psiche in via di formazione». «Lo Stato» ribadiscono dal Popolo della Famiglia, «non è titolare del diritto di proprietà sui piccoli i quali, oltretutto, non sono in grado di difendersi. Questo genere di attività, che si svolge al di fuori del controllo della famiglia, si risolve infatti in un vero e proprio sopruso». Conclude il Circolo PdF di Padova «Allertiamo quindi i genitori, li invitiamo a informarsi nel dettaglio sulle attività programmate e/o svolte dalla scuola e, eventualmente, aprovvedere immediatamente all’esonero dei propri figli. »