Sindaco Giordani: a Padova la trasparenza è opaca

Sindaco Giordani: a Padova la trasparenza è opaca

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
«PdF Padova: la trasparenza non ha data di scadenza e deve essere limpida»
Il Circolo di Padova del Popolo della Famiglia, si dichiara soddisfatto che la discussione in aula di ieri, 11 / 09 sia stata resa pubblica, permettendo così alla cittadinanza di seguirne i lavori, ma altresì richiama l’attenzione sulla mancata risposta alla domanda fondamentale posta alla giunta comunale di Padova: è congruo l’ammontare dell’emolumento che verrà erogato al sig. Bettin?
«Non si trattava di regolamentare l’uso dei codici di sicurezza nucleare del Comune», sottolineano con ironia dal Circolo locale del PdF, «e quindi la decisione di desecretare la seduta ci ha soddisfatti, ma di dare riscontro ad una giusta richiesta dei cittadini che vogliono conoscere i motivi che hanno portato il Sindaco Giordani e la sua giunta ad innalzare lo stipendio del sig. Bettin. La “trasparenza” non è solo di facciata, ma deve esserci sempre, totale e limpida. Dispiace constatare che quanto affermato dal neo Sindaco Sergio Giordani, solo pochi mesi fa: “Non è casa mia, è casa dei cittadini Il Comune è di tutti, non solo sotto l’aspetto entrata, ma anche come casa di vetro, come trasparenza della gestione.”, sia stato disatteso».
«Ieri sera signor Sindaco», prosegue il Circolo locale del PdF, «abbiamo ascoltato spiegazioni tecniche che affermavano la totale regolarità nell’assegnazione dell’incarico. Di questo non avevamo dubbi, ma non è stata data la risposta fondamentale: l’importo definito per l’incarico di Portavoce al sig.Bettin non Le sembra troppo elevato?».
Concludono i rappresentanti del Pdf locale con l’invito: «Caro Sindaco, lo chiedono i suoi elettori e tutti i Padovani. Non lasci senza risposta questa domanda, sarebbe una soluzione politica vecchio stile che, ci permetta, non le appartiene. Padova ha bisogno di trasparenza vera su una questione che sta già dividendo la cittadinanza!»

A PADOVA BASTA UNA LUCE BLU PER ESSERE IN CAMPO A DIFESA DELLA VITA

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Popolo della Famiglia Padova: Chiediamo ai Comuni e Provincia un’azione di solidarietà per Charlie
Il circolo del Popolo della Famiglia di Padova si schiera a favore di Charlie Gard, il bambino inglese che assieme ai genitori sta combattendo contro i giudici britannici e della corte europea per ottenere il diritto di essere curato nonostante la gravità della sua situazione.«Chiediamo alle istituzioni locali, a partire dal neo sindaco di Padova Sergio Giordani, ai Sindaci dei Comuni limitrofi e fino ai presidenti di Provincia e Regione, di non essere indifferenti a questa battaglia per la vita che sta mobilitando persone di buona volontà in tutto il mondo», dichiarano i componenti il circolo di Padova del PdF.«Finora dal comune di Padova e Provincia non è arrivato alcun segnale. Speriamo che nelle Città ci sia la semplice illuminazione in blu di qualche edificio pubblico, e l’accensione di luci blu in altri luoghi
significativi. Le luci blu sono il simbolo della battaglia del piccolo Charlie, ed in varie parti d’Italia e del mondo questo piccolo segno di solidarietà è già stato adottato. A Rio De Janeiro è stato illuminato il Cristo Redentore, e quindi sarebbe stupendo che anche da Padova e Comuni della Provincia arrivasse un segnale forte in favore della vita e contro la cultura di morte”.
«Siamo certi che il Comune di Padova e della Provincia non saranno indifferenti e non si schiereranno di fatto dalla parte della cultura dell’eutanasia” hanno concluso i componenti del Circolo PdF di Padova, riprendendo le parole del presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, “La vita va difesa, va favorita, va aiutata fino in fondo, quindi siamo profondamente alleati dei genitori di Charlie Gard”.