Nuovi nati, Lasciateci gridare: salviamo la famiglia italiana dall’estinzione

COMUNICATO STAMPA – PADOVA

Il PdF di Padova a commento dei nuovi nati a Capodanno

«Partendo dai nuovi nati 2018, non possiamo che commentare con le parole del presidente del PdF Mario Adinolfi: “Auguri ai piccoli e ai loro genitori, la vita nascente è la prima delle gioie. Ma dov’è la famiglia italiana?” Una legislazione peantemente antifamilista e anticristiana, una cultura abortista e necrofila, producono effetti ben visibili nel nostro paese: la famiglia italiana si estingue» «I dati sulla natalità dell’Istat sono noti, ma ci meraviglia che nessuno lanci un serio allarme.» proseguono dal Circolo PdF di Padova. «Lo facciamo noi del Popolo della Famiglia e indichiamo soluzioni precise: reddito di maternità di mille euro al mese per le donne italiane che avranno figli e si dedicheranno alla famiglia, riforma fiscale del quoziente familiare, incentivo alle politiche pro-life e limitazione della cultura abortista. Solo investendo sulla Famiglia riparte l’Italia. Animalisti e ambientalisti si affannano tanto per le specie in via d’estinzione. Lasciateci gridare: salviamo la famiglia italiana dall’estinzione.» continua il Comunicato Stampa del Circolo Pdf locale. «Il 30 dicembre scorso a Roma si è svolto il 2^ Congresso nazionale del PdF, al quale hanno preso parte oltre 500 delegati in rappresentanza dei Circoli di tutt’Italia, anche da Padova. Nell’occasione sono state messe a fuoco le proposte ed il Programma delPopolo della Famiglia in vista delle prossime elezione del 4 marzo»

«IL POPOLO DELLA FAMIGLIA FA SUL SERIO, l’assemblea nazionale del 30 dicembre ha approvato la linea politica: da soli alle elezioni, obiettivo 3%, nessuna alleanza pre-elettorale. Perché come ribadito dal segretario nazionale Gianfranco Amato nella sua relazione “Mai con chi ha tradito i Family Day, mai con chi neanche andava in aula quando c’erano da votare le leggi contro la vita”» proseguono i rappresentanti del Circolo di Padova. «Abbiamo scelto di essere “on the road” a Padova, per farci conoscere dal 90% di italiani che neanche sa cosa sia il Popolo della Famiglia. Abbiamo dei sostenitori, abbiamo dei detrattori. Ma soprattutto c’è chi non ci ha mai incontrato, a cui porteremo le nostre proposte. Nei prossimi giorni presenteremo le nostre candidature per Camera e Senato nei collegi elettorali di Padova, forti anche delle ultime presenze nazionali di Silvana De Mari e Fabio Torriero candidati del Popolo della Famiglia.»

«Perché alla fine questo noi siamo. Un popolo a presidio della libertà di tutti, a difesa dei nostri figli e del futuro della nostra nazione. L’alternativa alle prossime elezioni politiche c’è, per scegliere la Vita,la Famiglia e la Libertà Educativa:si chiama Popolo della Famiglia!» concludono dal Circolo PdF di Padova.

GENITORI VIGILATE: IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Il PdF di Padova: Nessun progetto sulla pelle dei nostri bambini!Il Circolo di Padova del Popolo della Famiglia, apprende con sconcerto l’attivazione di progetti da parte del Settore Servizi Scolastici del Comune, che utilizza la delega educativa affidata dai genitori dei bambini da zero a sei anni delle scuole dell’infanzia comunali per esautorare le famiglie del loro ruolo educativo.
«Consultando le ordinanze dirigenziali esposte sull’albo pretorio comunale» afferma il Circolo PdF, «scopriamo la promozione di PROGETTI PEDAGOGICI ZERO-SEI ANNI. A.S 2017/18 per un’ammontare di 37mila € circa, e in particolare di un’attività dal titolo “Principi, Principesse, Re e Regine: Costruzione e Decostruzione dei Ruoli nell’Educazione e dell’Affettività”.» Questo percorso “educativo”» continual il Circolo PdF, «realizza una vera e propria manipolazione mirata dei bambini per orientarli verso l’indifferentismo sessuale, secondo i dettami della cosiddetta ideologia gender. Il sovvertimento artificioso dei naturali criteri di comportamento (si parla – testualmente – di “instillare” nei bambini la nozione di uguaglianza attraverso il superamento degli stereotipi di genere) costituisce una violenza inaudita in una psiche in via di formazione». «Lo Stato» ribadiscono dal Popolo della Famiglia, «non è titolare del diritto di proprietà sui piccoli i quali, oltretutto, non sono in grado di difendersi. Questo genere di attività, che si svolge al di fuori del controllo della famiglia, si risolve infatti in un vero e proprio sopruso». Conclude il Circolo PdF di Padova «Allertiamo quindi i genitori, li invitiamo a informarsi nel dettaglio sulle attività programmate e/o svolte dalla scuola e, eventualmente, aprovvedere immediatamente all’esonero dei propri figli. »