Mario Adinolfi: “La vera priorità è chiudere le colonie del male.”

COMUNICATO STAMPA – PADOVA
Boddi PdF Padova: “Altro che cannabis-light!”
«Il 32.9% della popolazione studentesca italiana (15-19 anni) si droga. Quasi 800mila ragazzi» afferma Maria Verita Boddi, presidente del circolo Il Popolo della Famiglia di Padova, commentando i dati che arrivano dallo studio ‘Espad Italia’ dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche Ifc-Cnr.«Questi dati, certificano che tutti i ragazzi che fanno uso di stupefacenti partono dalle canne e più della metà arrivano ai cannabinoidi sintetici, alla cocaina, all’eroina, alle metanfetamine, agli allucinogeni.» prosegue Maria Verita Boddi «La cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa. Un ragazzino su tre ne fa uso. Dato confermato anche dalla Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze dove si rileva che i quantitativi di sostanza sequestrati corrispondono a più del 90 per cento del totale dei sequestri e le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale rappresentano l’80 per cento dei casi. Aggiungiamoci quelli che si ubriacano regolarmente ed abbiamo il quadro di una generazione intera devastata.» Anche il presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, interviene sull’argomento: «Solo i pazzi possono dire davanti a questa emergenza nazionale “liberalizzate il consumo, statalizzate lo spaccio”.» Ancora Adinolfi «Salvare i più deboli: lotta all’aborto, alla denatalità, al consumo di droga e alcool tra i giovanissimi dovrebbero essere le priorità del governo che sta per nascere. Invece daremo ai giovani un bel reddito di cittadinanza per comprarsi le canne magari in farmacia (priorità grillina) e andare dalle puttane di Stato nelle riaperte case chiuse (priorità leghista). Secondo gli esperti (oggi lo scrive persino Repubblica) rischiamo stragi per droga equiparabili per numeri a quelle degli Anni Settanta.» Ancora Boddi del PdF Padova «Padova certamente non è ai livelli del bosco di Rogoredo a Milano, di Tor Bella Monaca a Roma, di Scampia a Napoli dove sono collocate le piazze di spaccio più grandi d’Europa, ma esistono zone in città dove lo spaccio di droga è presente e costante. Lo sanno tutti.» Conclude Boddi «Applaudiamo alla nuova App YouPol della Polizia di Stato, che permette di segnalare online la presenza di spacciatori in città, ma non sarebbe il caso di intervenire direttamente e andare a chiuderle queste colonie del male per provare a dare speranza alle famiglie che non ce la fanno più?»

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