Family Day

Dopo il “Family day 2015”, il 30 gennaio 2016 si è tenuto a Roma il “Family day 2016” in difesa della famiglia e del matrimonio e per il ritiro del DDL Cirinnà sul riconoscimento delle unioni civili.

Il 28 gennaio 2016 al Senato inizia la discussione del DDL Cirinnà, con la probabile approvazione della legge si sancirà un cambiamento epocale, paragonabile a quello che è stato portato in Italia da leggi quali il divorzio o l’aborto.
Con la legge sul divorzio è venuto meno il concetto di famiglia, la sua stabilità nel tempo e tutte le certezze ad essa correlate.
Con la legge sull’aborto è venuta meno la sacralità della vita, il concetto stesso di vita umana è diventato relativo, aprendo la strada all’eugenetica e all’eutanasia.
Con la legge Cirinnà che prevede il riconoscimento del matrimonio omosessuale ed i “nuovi diritti” ad esso collegati (fra cui la “stepchild adoption” e l’utilizzo della maternità surrogata) viene completamente meno il concetto di Natura e segna il nascere di una nuova umanità che vede l’uomo decidere a quale “gender” appartiene.

Una legge, che insieme ai DDL Fedeli e Scalfarotto, non piace ad un numero elevatissimo di persone, ma trova un ampio consenso non solo parlamentare ma anche da parte dei partiti dell’opposizione quali il Movimento 5 Stelle o SEL.

Tale legge non era nei programmi elettorali e vedere che molti parlamentari “cattolici” si dichiarino favorevoli alla “Cirinnà”, in tutto o in parte, ha portato molti italiani a vedere tradita la fiducia espressa con il voto.

Già il 20 giugno 2015 un milione di persone hanno manifestato in piazza San Giovanni a Roma in favore della famiglia naturale, chiedendo maggiore attenzione e manifestando il dissenso verso le leggi che tendano di snaturarla.

Mancando di rappresentanza parlamentare, sabato 30 gennaio si scende in piazza per far sentire la propria voce con una marcia organizzata da laici che vogliono chiedere la tutela della famiglia ed esprimere il proprio dissenso alla legge Cirinnà.